lunedì 4 gennaio 2021

Tutte stagioni in movimento

Questo post nasce con la sola intenzione di creare un degno "mausoleo" di questo progetto. Non aggiunge alcun sostanziale nuovo materiale a riguardo, piuttosto si limita a raccogliere tutti gli elementi disseminati in giro nei vari social. Per quanto riguarda i dettagli e i vari contenuti "esoterici", lascerò il compito a chi avrà l'interesse e la pazienza di studiarsi l'opera e gli indizi di scoprirli autonomamente. Quasi nulla è lasciato al caso nella realizzazione di ciò e chissà, indagando qualcuno troverà risposte per sè stesso e per la propria pratica... che ricordiamoci è pratica di vita!
 
 
"Tutte le Stagioni in Movimento" è un progetto che ho iniziato a coltivare subito dopo la fine del primo lockdown.
Non avendo un'idea chiara di cosa avrebbe parlato, ho iniziato a modellare le clip che stavo raccogliendo in qualcosa che descrivesse e riassumesse quella scelta che ho fatto 11 anni fa e che da allora sta conducendo la mia vita.

Questo NON è un video di parkour.
 
È più un documentario. Sulle transizioni nella vita. Sul crescere e l'evolversi. Sulla dedizione a una pratica di movimento, che non è un processo lineare. Invece passa ciclicamente attraverso fasi e regioni - nelle quali dipenderà principalmente a te quanto starci, una volta salitoci di nuovo -.

Allo stesso modo NON è solo movimento.

È anche un tributo ad alcune delle persone che stanno ancora rendendo significativa questa esperienza. È un tributo alla magnificenza e alla poesia della natura, per la quale noi umani abbiamo iniziato a creare arte appositamente per imitare tanta bellezza.
Il risultato è un prodotto a me così intimo e prezioso che ho persino paura a condividerlo.




Il parkour diventa riflessione artistica ed esistenziale nel video di Ravi Semenzato
"Il progetto, che è stato sviluppato dopo la fine del lockdown, si compone di quattro capitoli (...) che rappresentano metaforicamente le stagioni vissute da Ravi durante la sua esperienza di movimento (...) L’autore non manca inoltre di rivolgere l’attenzione verso l’aspetto contemplativo della disciplina, in un continuo equilibrio e scambio tra la pratica motoria e il territorio circostante."

- Il parkour diventa riflessione artistica ed esistenziale nel video di Ravi SemenzaSabrina Zuccato , Venezia Today


Potrebbe interessarti: https://www.veneziatoday.it/attualita/il-documentario-di-ravi-semenzato-che-racconta-il-parkour.html?fbclid=IwAR3yxIdaEXHdCdu7g7et3jdrqNAwG84p58K3Xw8h8GjuHsLYkAQOkIG1AB0




Primo capitolo introduttivo, ultimo in ordine cronologico di montaggio, in "Primeval KAOS" (Caos Primordiale)  è quello nel quale mi sono avvalso della partecipazione di parte della nuova "linfa vitale" del parkour veneziano.

In ognuno di questi protagonisti c'è un aspetto che rispecchia il modo in cui ho vissuto i primissimi anni della pratica: l'ambizione, il confronto -talvolta bruciante- con i propri limiti adeguatamente bilanciato dalla fiamma del successo e dall'effimero calore della soddisfazione.

È un territorio, questo, nel quale sosto sempre meno, ma è un fuoco rovente, primitivo, che continua ad esercitare il fascino antico del focolare, al quale prima o poi tutti tornano per potersi scaldare.
Il titolo originale era anche: "Sun Walk with Me" (Sole Cammina con Me).





FERMATI è il capitolo dal quale tutto è nato, casualmente dai primi allenamenti in compagnia al termine del primo lockdown, senza sapere che avrebbe fatto parte di un progetto più grande.

Da un 50 mm e una canzone casuale nascono i primi richiami alla lotta di muscoli stanchi -che è reale-. È il capitolo con più SPIGOLI, il più difficile da digerire. Come la ripetizione nelle avversità è difficile da digerire. Come la frustrazione del non crescere è difficile da digerire.

E come lo è quel desiderio spesso amaro da ingoiare di voler dire FERMATI dal gioco, di abbandonarlo e buttare acqua sul fuoco.
È l'inverno della motivazione, dal quale nascerà una nuova primavera?





"Fools paradise"
(Il paradiso degli sciocchi), il capitolo al quale mi sento più legato.

Leggerezza è la parola che lo descrive. Formiche in panico lo popolano, nel loro mondo che è stato agitato. Assieme a sciocchi che sfidano pericoli che forse non conoscono. Sullo sfondo il loro mondo, che è stato agitato, una primavera già estate.

Amicizia, solitudine, imprecisione, perfezionismo. Movimenti "fuori fuoco" e pura concentrazione, vuoti che si riempiono. Un gioco di opposti in costante transizione l'un l'altro a simboleggiare l'elemento etereo dell'aria.


"Harmony Peaks"
(Le vette d'armonia) il titolo originale.






HUMUS è il terreno da cui tutte le pratiche sono generate. È la fine e l'inizio di un percorso che va da A (movimento) a B (contemplazione). È la dissoluzione, di una qualsiasi identità, nella partecipazione, con ciò che la circonda (le realtà).

Il piede nudo è un tramite tra queste realtà. Testimoni di queste realtà sono: foglie secche, che annunciano l'autunno; scarabei, che si trascinano come ombre al loro destino; grida, di quei bambini, dai quali forse tutto rinascerà.
Poiché ciclo dopo ciclo, tutto ritorna: trasformato!

Sono tutte stagioni in movimento.




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