sabato 13 marzo 2021

Il guscio della tartaruga


Il "guscio della tartaruga" è una sfida che talvolta propongo a chi frequenta le mie lezioni. Si basa su quel grande classico che è Dragon Ball, precisamente sulla vicenda del giovane Goku che si reca nell'isola del Genio delle tartarughe per essere da lui allenato. Questi dota i propri studenti di un pesante guscio di tartaruga col quale dovranno convivere ed allenarsi per un lungo periodo; lo scopo, ovviamente, è quello di maturare forza sotto lo stress indotto dal sovraccarico costante per poi essere ancora più forti una volta liberi.



Il guscio della tartaruga da me proposto alle lezioni si compone di 3 gruppi di semplici esercizi di base (piegamenti/squat/core) di differenti intensità che i ragazzi sceglieranno individualmente in base al proprio livello d'esperienza. Questa breve routine d'esercizi dovrà essere eseguita per un numero specifico di volte nell'arco della settimana, nonchè durante vari momenti della lezione, quando chiamata casualmente dal coach.

Tralasciando l'aspetto sempre pratico del fare allenare i ragazzi in questi gesti fondamentali di forza, quello di allenarsi nei gesti parkour-specific con uno stress indotto in precedenza (fattore spesso dubbio per il lato qualitativo-tecnico, ma sicuramente valido per quello psicologico) e l'educare ad un lavoro che non termina con la sola partecipazione al corso, sono lo scopo principale di questa sfida.

Io per primo ci metto la faccia in questo campo, avendo sempre dato grande valore al lavoro sulla forza ed avendoci dedicato periodi decisamente estenuanti.
Il mio "guscio" periodico è difatti attualmente concluso, tralasciando alcuni lavori sulla mobilità che continuerò a proseguire, seppur con meno frequenza, per continuare il bel lavoro in opera (oltre che l'immancabile verticale).

Condivido dunque con voi questa routine, pressapoco quella che ho sviluppato e seguito negli ultimi 4 mesi e per la quale ho "beneficiato" di una maggiore disponibilità di tempo dettata da una notevole diminuzione di lavoro nell'ultimo anno. Come per tante altre persone questa situazione è stata (e continua ad esserlo) tragica dal punto di vista monetario, ma non nego di aver felicemente colto l'opportunità per lavorare su obbiettivi trascurati e lacune che da troppo tempo aspettavano di essere colmate.

A voi dunque la routine.

Il guscio della tartaruga: allenamento della forza per il Parkour


LUNEDÌ: mattina - allenamento libero destrutturato (1.30/2 hr) sera - esercizi respiro/concentrazione e routine mobilità con sovraccarichi (focus su pike, pancake, ponte, spaccata frontale + vari complementari) (1.30 hr)

MARTEDÌ: mattina - back squat / military press / forza intrinseca piedi / rehab varie (1.30/2 hr) sera - (se ritorno a casa ad ora discreta) sessione stretching in scarico focus su complementari e relax (30 min)

MERCOLEDÌ: mattina - allenamento libero parkour specifico (1.30/2 hr) sera - esercizi respiro/concentrazione e routine mobilità con sovraccarichi (focus su pike, pancake, ponte, spaccata frontale + vari complementari) (1.30 hr)

GIOVEDÌ: mattina - verticale / mobilità toracica / spaccata frontale / rehab + complementari mobilità verticale (1.30/2 hr) sera - (se ritorno a casa ad ora discreta) esercizi respiro/concentrazione e sessione stretching in scarico focus su complementari e relax (30 min/ 1 hr)

VENERDÌ: mattina - allenamento libero parkour specifico (1.30/2 hr) sera - esercizi respiro/concentrazione e routine mobilità con sovraccarichi (focus su pike, pancake, ponte, spaccata frontale + vari complementari) (1.30 hr)

SABATO: mattina - routine anelli (archers pullups e dips / muscle up) giocolieria / capacità di reazione (1.30/2 hr) sera - allenamento libero parkour specifico (2/3 hr)

Non mi soffermo sulla natura degli obbiettivi perseguiti, trattandosi perlopiù di mantenimento di vecchi livelli di forza raggiunti in passato e di modalità di allenamento "ibride". Gli unici che segnalo sono il perseguimento di 1' di verticale libera, 3 ripetizioni 100 kg in back squat con rom più esteso possibile, 30" a 30 cm in spaccata frontale libera. Obbiettivi "modesti" (per la mia età ed intensità di pratica), non lavoro esclusivo di questi 4 mesi, bensì lacune ed altre cose alle quali giravo attorno da troppo tempo senza concludere.

Ora che mi sto liberando di questo guscio assieme a quello più grande che è l'inverno, poso dire di aver speso bene questo periodo, talvolta angosciante per l'intensità e l'affanno generatomi, constatando una rinnovata qualità di movimento e quantità di forza che pian piano sto tornando con gioia a tramutare nella pratica specifica del Parkour.