lunedì 9 maggio 2011

Ritorno

Dopo quasi tre anni sono ritornato nel posto dove ho vissuto durante la mia infanzia, un luogo sperso negli Appennini della Romagna, isolato da buona parte del mondo. È stata una visita più di dovere che di piacere, non solo per i piccoli lavoretti che ho fatto per tenere ancora un po' in ordine quella casa, ma anche per visitare persone che nella solitudine di quelle colline non si sono mai dimenticate di me, e per cercare di stare un po' in compagnia e in pace con mio padre, sebbene (soprattutto da parte mia) sia sempre difficile.

Non ho lasciato molto spazio alla contemplazione di quei splendidi paesaggi, ho tentato di allenarmi, volevo filmare qualche passaggio tra le rocce ma data la scarsità dei miei mezzi e il fastidio che provavo nel guardare la mia immagine registrata, ho abbandonato subito l'idea, anche per l'aver constatato come il mio parkour goffo e pesante sia un agente erosivo più veloce ed efficace di vento e pioggia. Mi sono limitato a fare qualche monkey e precision nei muretti davanti casa, nei limiti del gioco svogliato, e a vagare in solitudine nei paraggi, passando più tempo a divorarmi in solitudine coi miei pensieri e le sigarette che ad ammirare quello che mi circondava.

Tuttavia credo sia stata una scelta giusta tornare là, perlomeno per camminare fino dall'ottantacinquenne "vicino" che è stato quasi un nonno per me e trascorrere mezz'ora a parlare con lui, a restituirgli un po' di quella compagnia e ospitalità che ha sempre offerto in cambio di nulla e a rendermi conto cos'è la vera solitudine, ricordando chi non c'è più ora, constatando la crudeltà del ritrovarsi senza gli affetti più importanti in una zona del mondo che da 60 anni a questa parte è sempre più morente e spopolata.

Per il resto sono stati tre giorni immerso nella natura, a respirare un po' di aria sana e a bere acqua di sorgente (e anche un bel po' di Sangiovese locale), a depurarmi, anche se purtroppo le notti non sono state rilassanti come avrei voluto, data l'angoscia dei miei pensieri che mi tenevano sveglio nonostante mi trovassi in uno di quei rari posti dove l'inquinamento acustico e luminoso è ancora pari al 0%.

Questo è stato il mio ritorno in quel luogo, a giocare svogliatamente tra i sassi nella solitudine, come tanti anni fa.

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